Un’esperienza bellissima, gratificante ed emozionante quella dell’Erasmus a scuola. La conferma arriva dall’I.C. Valnure che nei giorni scorsi ha ospitato 14 insegnanti provenienti da Grecia, Spagna, Slovenia, Polonia, Finlandia e 6 ragazzi di 11 anni in arrivo dalla Spagna.

Per gli ospiti dell’Erasmus, 4 giorni alla scoperta della scuola italiana/piacentina, ma soprattutto alla scoperta di un territorio di grande bellezza, dal centro di Piacenza alle vette dell’Appennino, dall’artigianato locale al buon cibo, fino alle meraviglie del Lago di Garda.

DIARIO DI GIORNATE PIACENTINE

Arrivo il giovedì e subito visita alla città e acquisto di prodotti locali.

Il venerdì è stato invece un giorno diviso tra Vigolzone e Farini. Le due sedi dell’I.C. Valnure, che si sviluppa su 5 plessi da Vigolzone a Ferriere, hanno accolto i docenti e gli studenti stranieri con grande calore e soprattutto con un’organizzazione perfetta.

A Vigolzone non è mancato il saluto istituzionale del dirigente scolastico Alberto Mariani e del sindaco Gianluca Argellati, entrambi hanno accolto il gruppo con un cordiale “benvenuto” ricordando il valore di questa esperienza e la disponibilità a supportarla ogni volta che ricapiterà.

Vigolzone è stato anche al centro di una forma di scambio reale, realizzata per la prima volta qui e con grande successo. I sei ragazzi spagnoli sono stati ospitati da altrettanti studenti italiani e dalle loro famiglie. Una giornata insieme per capire davvero come si svolge la vita dei coetanei in Valnure. Dopo la mattinata a scuola e il pranzo a casa, il pomeriggio è stato dedicato alla visita a Grazzano Visconti tra giochi e divertimento mentre la sera si è consumata in pizzeria, tutti insieme, con la partecipazione di tutte le famiglie di Vigolzone che hanno ospitato i ragazzi spagnoli.

Nel frattempo, i docenti, hanno raggiunto la scuola di Farini per una visita di carattere didattico al mattino, mentre il pomeriggio, dopo il pranzo a Mareto, è stato dedicato a laboratori di artigianato locale: una signora di Ferriere ha mostrato il suo lavoro di distillazione del rosmarino, coinvolgendo gli ospiti, entusiasti, nelle varie fasi dell’operazione.

Il docente Domenico Alfarone, che lavora anche nella sua azienda agricola a Roncole Bosco di Groppallo, ha invece preparato biscotti alla lavanda e una crema per mani usando oli essenziali prodotti da lui e dal suo socio in montagna. Alfarone ha spiegato la differenza tra i vari tipi di lavanda che coltiva a Roncolo Bosco, e presentato sltre piante officinali.

Alla sera cena a Farini e ritorno a Piacenza con tappa a Vigolzone per recuperare i sei studenti.

Il sabato sul Monte Aserei è stato un giorno bellissimo. Anche il meteo ha aiutato a mostrare tutto il fascino dell’Appennino piacentino. Appuntamento in mattinata al Fontanone di Mareto ,per il progetto Green Crossroads, per poi raggiungere il Monte Aserei. Grazie ad una guida, e ad una app che consente di riconoscere le impronte degli animali, il gruppo dell’Erasmus ha potuto vivere una bellissima esperienza di orienteering ammirando monti, valli, scorci, natura e individuando parte della fauna che abita questi luoghi. Le orme tracciate hanno messo in evidenza la presenza di lupi, volpi, cervi e molti altri animali nascosti, ma quantomai presenti e protagonisti.

La domenica, infine, visita al Lago di Garda tra Sirmione e Lazise, con passeggiata lungo il lago, gita in battello e shopping + pranzo in centro paese.

Da giovedì 14 a domenica 17 marzo, quattro giorni bellissimi, importanti per lo scambio di esperienze e metodi didattici, ma soprattutto intensi dal punto di vista umano. Le docenti che hanno accompagnato il gruppo, Monica Cavanna, referente del progetto per l’I.C. Valnure, ed Emanuela Sbordi, insieme a Chiara Anselmi e Barbara Cavanna, hanno raccontato tutta la gioia e l’emozione a cui hanno assistito:

“ Venerdì sera, quando i ragazzi spagnoli hanno salutato le famiglie di Vigolzone che li hanno ospitati, ci sono state abbracci, lacrime e tanta emozione. Poche ore insieme, ma con lo spirito autentico di condivisione e scambio, valgono come intere giornate e restano come un ricordo indelebile. Tutti, docenti e studenti, sono arrivati in Italia con la voglia di visitare un Paese che ha tanto da dare: non solo le bellezze artistiche e naturalistiche, ma anche il cibo, l’artigianato, i tanti talenti. Molti di loro hanno infatti acquistato prodotti e manufatti da portare a casa, per continuare ad assaporare i sapori e i profumi dell’Italia a lungo.

Ma il valore più importante è quello legato alla scuola, non solo come ambiente di istruzione e formazione, con il confronto di metodi e didattiche di paesi diversi, ma soprattutto come luogo di amicizia, condivisione, conoscenza di culture e tradizioni, oltre i confini politici e geografici, per creare cittadini consapevoli della ricchezza che il viaggio e la conoscenza di paesi diversi possono offrire.”