Tante domande e curiosità da parte dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo Valnure per Davide Morosinotto, scrittore, Premio Strega Ragazze e Ragazzi nel 2021 con il romanzo “ La più grande” edito da Rizzoli e Premio Andersen nel 2017 con “Il rinomato catalogo Walker & Dawn” di Mondadori. Un incontro realizzato nei giorni scorsi e condiviso, in un lavoro di rete, con il Comprensivo di Podenzano che ha ospitato l’autore in mattinata, nella stessa giornata.

A Villò, nel salone parrocchiale reso disponibile da Don Piero Lezoli, nel pomeriggio, in due appuntamenti di circa un’ora ciascuno, Morosinotto ha incontrato oltre 200 ragazzi dell’I.C. Valnure: alunni delle secondarie di primo grado dei cinque plessi, Vigolzone, Ponte dell’Olio, Bettola, Farini e Ferriere, e, per Vigolzone e Ferriere, anche bambini di alcune classi delle Primarie.

 

Lettori appassionati, costantemente sollecitati ad interessarsi ai libri dalle tante attività svolte a scuola, gli studenti, insieme ai loro docenti, avevano preparato diverse domande per conoscere meglio Davide Morosinotto, la sua storia e soprattutto il mondo che sta dietro ai suoi romanzi. Dopo una breve introduzione dell’autore, accolto e introdotto dalla Dirigente dell’I.C. Valnure Prof. Carla Busconi, spazio ai ragazzi e alle loro curiosità.

Com’ è lo scrittore moderno, come lavora, da dove arriva l’ispirazione, come si svolge la stesura di romanzo? Morosinotto ha risposto volentieri alle domande, spiegando che anche lui come altri, ha diversi collaboratori che lo aiutano su più fronti.

Come è nata la scelta di fare lo scrittore? “Già in seconda media- ha raccontato l’autore-avevo scelto di dedicarmi alla scrittura, grazie anche all’incontro con i libri di Stephen King. Un percorso che non è stato privo di difficoltà, il mio, ma che non ho mai abbandonato perché sentivo che era la cosa che desideravo fare. Oggi, a 42 anni, posso dire di aver fatto la scelta giusta e di avere la fortuna di dedicarmi a quello che più mi piace”

Tante anche le curiosità dei ragazzi legate alle sue opere, in particolare a “La più grande”, il libro a cui Morosinotto è più affezionato e alle tre della collana “semplicemente eroi” di Einaudi, libri tra i più letti dai ragazzi dell’I.C. Valnure, coinvolti dalle storie di Peppino Impastato, Chico Mendes e Franco Basaglia “Personaggi che ho scelto io-ha precisato Morosinotto- in linea con quanto accade di solito con i soggetti dei mie libri”

Il blocco dello scrittore? “ Non esiste-ha svelato l’autore- esistono certo tante difficoltà nello sviluppare la trama, nel delineare alcuni personaggi. Personalmente, come dicevo, mi avvalgo dell’aiuto di collaboratori e colleghi, in un  confronto costante e proficuo. A volte, se non si riesce a migliorare qualcosa che non convince della storia o dei personaggi, la trama viene modificata in funzione di una maggior fluidità del racconto e del suo sviluppo”. Fantasia e sogno, ma anche realtà, storie vere e sollecitazioni che arrivano dai viaggi, dai luoghi e dalle persone che si incontrano percorrendo paesi nuovi con la giusta curiosità. Questo, per Morosinotto, il vero motore del suo lavoro e dei risultati che ha raggiunto fino ad ora.

 

I selfie finali con lo scrittore e gli autografi con dediche sui libri e sui disegni realizzati appositamente dai ragazzi, hanno contribuito a rendere emozionante questa giornata speciale. Per gli studenti dell’I.C. Valnure un incontro diretto con uno degli autori più amati e apprezzati del panorama letterario del momento, ma anche un altro tassello importante del progetto di Biblò, la rete di biblioteche scolastiche partita da proprio da Piacenza e ora sviluppata in tutta Italia. Per il Comprensivo della Valnure, grazie all’impegno della dirigente Busconi e della referente di Biblò Prof. Enrica Salvadori, l’incontro con l’autore prosegue un cammino arricchito nei mesi scorsi dall’inaugurazione in alcuni plessi di biblioteche e spazi per la lettura a scuola: ambienti rinnovati, colorati, accoglienti. Perfetti per avvicinare anche i ragazzi al mondo della lettura, assaporandone il piacere, come attività desiderata e non, come spesso accade, subita o obbligata.